Un ragionamento su NFT collectibles pubblicato su exibart.

World of Women

NFT tribes e collectibles: lo status symbol digitale del collezionista di cryptoarte

L’essenza propria del meta-mondo digitale, dalle dinamiche di mercato alla netiquette, sta interessando anche chi è abituato ad un tipo di collezionismo o fruizione dell’arte più tradizionale e analogico. Non più appannaggio esclusivo degli illuminati della finanza, ogni giorno viene catalizzata verso la cryptoarte maggiore attenzione sia da parte del grande pubblico, che un vastissimo ventaglio di creativi appartenenti a quasi tutti i settori artistici.

Tra gli eventi in risalto quest’ultimo anno va citato CryptoPunks, un progetto di Larva Labs nato nel 2017 e importantissimo per gli sviluppi della blockchain. Nel 2021 ha rappresentato uno dei maggiori casi di successo nel mercato crypto, generando solo nell’ultima settimana un flusso di oltre 30 milioni di dollari. Questi avatar in 8-bit sono diventati il must-have per ogni collezionista. Essere in possesso di un Punk al giorno d’oggi è uno dei riconoscimenti più importanti nel mondo crypto. Per esempio, qualche giorno fa scrivevamo del CryptoPunk acquistato da Visa, a evidenziare come questo evento sia stato di grande importanza per entrambe le parti chiamate in causa.

Crypto Punk non è l’unica tribe a cui un crypto collezionista può appartenere, anzi, ogni giorno nascono nuovi collectibles e la gara per entrare in possesso dell’opera e dello status che ne consegue è sempre più accanita. Ci sono i Bored Apes Yacht Club, che verranno messi all’asta da Sotheby’s tra il 3 e il 9 settembre, poi CryptoKittiesExpansion Punks e potremmo elencare molti altri progetti che nascono su questa scia, come EtherRock, l’immagine clip art di una roccia da un milione di dollari.

Uno in particolare merita attenzione, però, perché dietro alla creazione ci sono delle motivazioni che vanno oltre la necessità di fare di muovere capitali consistenti. World Of Women nasce dalla collaborazione dell’artista Yam Karkai con Raphaël Malavieillel, imprenditore che ha visto in questo progetto del grande potenziale.

Karkai ha realizzato i disegni di tutte le caratteristiche che compongono le “Women”. Un totale di 189 attributi, ogni collectible ne possiede almeno 7, tra cui: 14 sfumature di carnagione, 25 acconciature, 23 attributi facciali e 28 combinazioni di occhi. A questi si aggiungono tre attributi particolari, che definiscono il club di appartenenza e aumentano il valore del collectibles. I 10mila collectibles creati sono stati venduti in poco meno di un mese partendo da una base d’asta di 0.48 ETH, 1500 dollari, per un totale di 12.4mila ETH, 40 milioni di dollari.

A differenza di altri progetti di collectibles, World of Women ha utilizzato questo guadagno reinvestendolo tra WoW Fund, un fondo creato ad hoc per acquistare opere di artiste e artisti crypto, e altre tre donazioni. She’s the First, associazione che lavora in 18 Paesi a sostegno dell’istruzione delle donne, Too Young To Wed, no-profit che opera in aiuto alle spose bambine e Strange Cintia, un’artista NFT di base a Barcellona in un momento di difficoltà economica, hanno ricevuto ciascuna una donazione pari al 2.5% dalla prima vendita e continueranno a ricevere una percentuale dalle successive. Il progetto sta continuando a evolversi ed espandersi, attraverso communities affiatate su Discord e Twitter, fino alla realizzazione di stampe delle opere, mantenendo fisso l’obiettivo di supportare gli artisti in maniera concreta, comprando e mettendo in mostra le opere, per ora sul server Discord, nel futuro possibilmente in un museo digitale.

Articolo su exibart qui